
Salve e benvenut* alla mia tappa del review party dedicato a “Bianco intorno”, una meravigliosa e intensa graphic novel di Wilfrid Lupano e Stéphane Fert, edita da Tunué. Un grazie enorme a Valeria per aver organizzato l’evento e creato le bellissime grafiche e alla casa editrice per la copia in anteprima. Le mie opinioni non sono state influenzate in alcun modo.

Autore:Wilfrid Lupano
Traduttore:Stefano Andrea Cresti
Illustratore:Stéphane Fert
Editore:Tunué
Collana:Ariel
Anno edizione:2021
Pagine:144 p., ill. , Rilegato
Età di lettura:Young Adult
EAN:9788867904204


“Bianco intorno” è il nuovo graphic novel di Wilfrid Lupano, illustrato spettacolarmente da Stéphane Fert, con colori caldi e avvolgenti, che rimandano alla natura e al suo calore. Ispirata a fatti realmente accaduti, la storia si svolge nel 1832 a Canterbury nel Connecticut, trent’anni prima dell’abolizione della schiavitù, in una zona settentrionale degli Stati Uniti dove la schiavitù è già stata abolita, i neri sono “liberi”, ma non godono di nessuna cittadinanza. In una città dove i pochi neri presenti sono domestici, dove l’idea di istruirli è impensabile ed è in questa situazione che, la decisione di Miss Prudence Crandall, quella di istruire ragazze di colore nel suo collegio femminile, crea scandalo, rabbia e discriminazione razziale. “Ma poi, perché insegnare alle femmine? In che modo le dovrebbe aiutare con le faccende domestiche?” Un anno prima di questa storia, uno schiavo ribelle in grado di leggere e scrivere, Nat Turner, si mise a capo di una banda di rivoltosi e massacrò una sessantina di persone provenienti da famiglie di schiavisti e proprietari terrieri. Dopo questo sanguinoso massacro, i latifondisti del Sud avevano implementato misure ancora più rigide contro gli afroamericani, impedendo assembramenti, uccidendo indiscriminatamente per dare “l’esempio”, tenendoli nell’ignoranza e via discorrendo. Lo “spettro” dell’uomo e del massacro compiuto, la paura che ha incuto negli abitanti bianchi, aleggia sulla storia, intrecciandosi ad essa. La scelta di Miss Prudence Crandall, pur in una zona apparentemente più illuminata, quale poteva essere la zona settentrionale degli Stati Uniti, sconvolgerà la popolazione, attirando ire e denunce, violenze e vessazioni, discriminazioni razziali e sessuali. In questo clima ostile e in una società fermamente patriarcale, personaggi come Prudence, Mary, Sarah (personaggi esistiti, la cui storia è possibile leggere alla fine del graphic novel) lottano per imparare e per dimostrare di valere esattamente quanto le persone che le circondano. Spicca l’importanza dell’educazione, il suo valore e ciò che la conoscenza permette a tutti, di conoscere il mondo che ci circonda e noi stessi, a farsi valere, a non permettere a nessuno di impedirci di essere chi vogliamo essere. La scelta di Miss Prudence Crandall è una scelta insolita e coraggiosa, un atto di rivolta e volontà di combattere la discriminazione razziale e il diritto all’istruzione. Spicca, all’interno della storia, la sorellanza che si crea tra le alunne della scuola, la loro fedeltà nei confronti di Miss Prudence Crandall, come, inoltre, la discriminazione sessuale. A tal proposito interessante presenza è quella della “strega” e del “selvaggio”, che non rientrano nei canoni previsti dalla comunità e per questo feriti, bistrattati e isolati. “Chi decide che una donna è una strega?” “Le persone, in generale. Sono cose che si sanno nella comunità.” “La comunità…degli uomini. E delle donne a loro sottomesse. Sciagura a quelle che vogliono vivere diversamente. Somiglia un po’ a quello che succede a voi, no?“ Donne discriminate in quanto donne e, doppiamente, in quanto di colore. Fatta eccezione per alcuni personaggi maschili, (tra cui il padre di Miss Prudence Crandall, che anche mostra il suo sessismo interiorizzato e gli uomini della città che osteggiano la decisione della donna, arrivando a intimidazioni e violenze), le donne sono le vere protagoniste della storia. Non solo donne che lottano per non essere oppresse, per imparare e farsi valere, ma anche donne che praticano una religione diversa da quella imposta e diffusa (ho apprezzato moltissimo la religione con una divinità non solo donna, ma anche di colore), donne oppresse della città, vittime di una società maschilista della quale non si rendono conto di far parte. Bianco intorno mi ha profondamente colpita, sarebbe impossibile non esserlo dopo aver letto la loro storia. Un graphic novel che ha suscitato profonde discussioni e riflessioni, che mi ha fatto arrabbiare e pensare, che mi ha scossa e spinta a informarmi di più. Una storia di coraggio e volontà, ma anche di violenze e ignoranza, di omicidi e finto perbenismo. Bianco intorno ci spinge a interrogarci sulle discriminazioni, sulla lotta per il diritto all’istruzione poiché, per quanto possa essere lontano il 1832 e i suoi eventi, questa lotta non è nuova, i temi non sono obsoleti. Basti pensare alle costanti discriminazioni che le donne subiscono in molte parti del mondo, la difficoltà di avere un’istruzione, le violenze perpetrate nei confronti di chi lotta per emergere dalle prigioni in cui sono state costrette. Una storia importante e fondamentale, che consiglio a tutti. |

Wilfrid Lupano è uno sceneggiatore francese noto per aver vinto il Prix de libraires de BD 2014 e le Prix de la BD Fnac Belgique 2015. Tra i suoi riconoscimenti ricordiamo anche le Prix du Public Cultura. Nel 2016 fonda insieme a Laure Garancher The Ink Link, un’associazione che unisce fumettisti e disegnatori. Scopo di The Ink Link è affiancare istituzioni o altre associazioni impegnate nel sociale e supportare le loro azioni e campagne umanitarie, sociali ed ambientali attraverso la realizzazione di documenti illustrati appositamente pensati per sensibilizzare il pubblico.
Stéphane Fert è un illustratore francese molto amato in Italia per Morgana e Pelle di mille bestie. Il suo lavoro risulta particolarmente influenzato da Mary Blair e Cyril Pedrosa. Inoltre, lui stesso riconosce come modelli artisti del calibro di Gaugin, Matisse e Cézanne. Per quanto riguarda il cinema, si dice ispirato da autori come Lars Von Trier e Miyazaki.
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