
Salve e benvenut* alla mia tappa del review party dedicato a “La catena di spine” di Cassandra Clare. Un grazie enorme a Silvia per aver organizzato l’evento e alla casa editrice per la copia in anteprima, che non ha in alcun modo influenzato le mie opinioni.

Cassandra Clare
pubblicato da Mondadori

Cordelia Carstairs ha perso tutto ciò che più contava per lei. Nel giro di poche settimane, infatti, ha visto morire il padre, fallire il piano di diventare la parabatai di Lucie e sgretolarsi il matrimonio con James. E, quel che è peggio, ora si ritrova legata a un antico demone, Lilith. Arrivata a Parigi con Matthew Fairchild, la ragazza spera che le attrazioni notturne della Ville Lumière le facciano dimenticare le sue miserie. Ma la realtà riesce a insinuarsi anche nelle sue giornate parigine quando la raggiungono notizie scioccanti da casa: a quanto pare Tatiana Blackthorn è fuggita dalla Città di Adamante e Londra è sotto scacco del Principe dell’Inferno, Belial.
Dilaniata da sentimenti confusi e contraddittori, Cordelia fa ritorno a Londra, dove di lì a poco un segreto degli Herondale verrà portato alla luce da un nemico inaspettato e l’intera famiglia accusata di una colpa gravissima. Niente potrà forse tornare come prima per Cordelia, anche perché il legame con i suoi vecchi amici sembra ormai deteriorato in modo irrimediabile. Il tempo intanto corre veloce e i piani di Belial stanno per investire come un’onda mortale la ragazza, Lucie, gli Allegri Compagni e tutti gli Shadowhunter. Rimasti a fronteggiare l’esercito di Belial in una Londra infestata dalle ombre, per riuscire a salvare la loro città e le loro famiglie, Cordelia e i suoi amici dovranno radunare tutto il coraggio che possiedono, ingoiare l’orgoglio e imparare nuovamente a fidarsi l’uno dell’altro. Perché se dovessero fallire, potrebbero perdere tutto, comprese le loro anime.

Sono sempre stata fan di Shadowhunters, sin dal primo libro e dopo il finale di La catena di ferro ero molto curiosa di sapere cosa sarebbe accaduto. Cordelia era scappata a Parigi con un Matthew innamorato di lei, dopo aver visto James e Grace abbracciarsi, Lucie era riuscita a riportare in vita Jesse e a stipulare un accordo con Malcom Fade ed erano scappati, lontano dal Conclave e dai genitori di lei. All’inizio del libro troviamo una Cordelia cui è capitato di tutto, un James che si trova dilaniato tra la sorella in probabile pericolo, la moglie e il migliore amico in fuga insieme, Thomas e Alastair che cercano di capire che fare l’uno con l’altro, Ariadne e Anna e la tensione tra di loro e le varie coppie in stato più o meno complicato. Aggiungiamoci il pericolo di Lilith, di cui Cordelia è oramai paladina e per questo non può usare un’arma a meno di invocarla, Belial che continua ad avere piani per Londra e a tormentare James, e la trama è pronta. Tra incursioni in regni demoniaci, morti riportati in vita, una Londra mortale, demoni, lutti improvvisi e via discorrendo, questo libro è il culmine della saga iniziata con La catena d’oro e sbroglia tutti i nodi finora presentatisi.
La catena di spine, insieme ai precedenti libri della trilogia, è un libro che si focalizza essenzialmente, se non in maniera assoluta, sui suoi personaggi e le coppie che si formano al suo interno. Le incomprensioni tra Cordelia, James e Matthew, tra Ariadne e Anna, Thomas e Alastair, tra mancanza di comunicazione, sotterfugi, bugie e complicazioni varie, come genitori omofobi, la situazione sentimentale e i pericoli dovuti a demoni si intrecciano abbastanza nettamente. L’autrice ha saputo presentare molteplici punti di vista, seguendo ogni personaggio nelle sue difficoltà, sentimenti e pensieri, accompagnando coppie che si dovevano formare e riappacificare e completare, altre che avevano del potenziale, ma che non è stato raggiunto e via discorrendo. Per i fan di coppie principali, questo è il libro per voi. Soffrirete quasi fino alla fine, ma dovreste essere soddisfatti. Per i fan di altre coppie…mi dispiace per voi.
All’interno di questo libro i personaggi compiono un percorso di crescita, chiarendosi (FINALMENTE), spiegando incomprensioni e malintesi, riappacificandosi e, dopo problemi durati tre libri, riescono ad ammettere i loro sentimenti una volta e per tutte in maniera chiara e inequivoca. A dirla proprio tutta tutta, solo Lucie e Jesse hanno avuto un percorso facile, in tema di sentimenti e confessioni. E lui era “morto”… Cordelia, Lucie, tutti gli Allegri Compagni si sostengono l’un l’altro, concepiscono piani su piani per salvare le persone che amano, per combattere Lilith e Belial, se stessi e ciò che li circonda, dimostrando un forte legame tra loro, sostenuto da affetto, lealtà e verità.
Dal punto di vista della trama, qui il libro cede, a mio parere. Come scritto in precedenza, questo, come i precedenti, è un libro che si focalizza quasi esclusivamente sulle coppie e i loro problemi e la trama, la lotta contro Belial, Lilith, morti che risorgono e demoni che invadono città, sono presenti quasi nella parte finale del libro, dando un finale affrettato e con spiegazioni, spesso, poco chiare e frettolose. Mescolando sentimentale e battaglie, scontri e momenti di tensione, la storia va avanti, ma non in maniera compatta. Ho trovato scene poco sensate, frettolose, morti, a mio dire, inutili, altre attese, ma risolte in poche righe, sconfitte quasi a casaccio. Non fraintendetemi, sono molto affezionata al mondo Shadowhunters, ma principalmente ai suoi personaggi. Adoro Lucie e Jesse e la dinamica che c’è tra loro, che si sostengono e amano, adoro il percorso compiuto da Alastair nell’ammettere gli abusi subiti e vissuti e il modo in cui accetta Thomas, e poi il resto dei suoi amici, nella sua vita, l’affetto per Cordelia. Così come ho molto amato il rapporto tra Anna e Ariadne e il rifugio trovato l’una nell’altra, il legame tra James e Matthew e gli altri Allegri Compagni, il percorso di redenzione di Grace e l’affetto che la lega al fratello Jesse. Dal punto di vista dei personaggi non ho nulla da dire. A parte una morte che non riuscirò mai a comprendere.
Per quanto riguarda la trama in sé, mi viene quasi da dire che è poco presente. C’è, ma non si vede. Presente, ma inserita a casaccio e non mescolata bene. C’erano dei fili e problematiche da sbrogliare e risolvere e sono state risolte, ma alla fine, non in modo coerente e spesso in maniera affrettata e in modo da avere un “vissero felici e contenti” senza troppi intoppi. Questa è la mia unica lamentela. In un libro di oltre 700 pagine, avrei voluto una trama un po’ più sviluppata, degli scontri più dettagliati, delle sconfitte più “vissute”. Sfortunatamente ciò non è avvenuto e per questo questo libro è, per me, da 4 stelline e non ha il punteggio massimo. 4 stelline per i personaggi.
