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La catena di spine di Cassandra Clare- review party

Salve e benvenut* alla mia tappa del review party dedicato a “La catena di spine” di Cassandra Clare. Un grazie enorme a Silvia per aver organizzato l’evento e alla casa editrice per la copia in anteprima, che non ha in alcun modo influenzato le mie opinioni.

Cassandra Clare
pubblicato da Mondadori

Cordelia Carstairs ha perso tutto ciò che più contava per lei. Nel giro di poche settimane, infatti, ha visto morire il padre, fallire il piano di diventare la parabatai di Lucie e sgretolarsi il matrimonio con James. E, quel che è peggio, ora si ritrova legata a un antico demone, Lilith. Arrivata a Parigi con Matthew Fairchild, la ragazza spera che le attrazioni notturne della Ville Lumière le facciano dimenticare le sue miserie. Ma la realtà riesce a insinuarsi anche nelle sue giornate parigine quando la raggiungono notizie scioccanti da casa: a quanto pare Tatiana Blackthorn è fuggita dalla Città di Adamante e Londra è sotto scacco del Principe dell’Inferno, Belial.

Dilaniata da sentimenti confusi e contraddittori, Cordelia fa ritorno a Londra, dove di lì a poco un segreto degli Herondale verrà portato alla luce da un nemico inaspettato e l’intera famiglia accusata di una colpa gravissima. Niente potrà forse tornare come prima per Cordelia, anche perché il legame con i suoi vecchi amici sembra ormai deteriorato in modo irrimediabile. Il tempo intanto corre veloce e i piani di Belial stanno per investire come un’onda mortale la ragazza, Lucie, gli Allegri Compagni e tutti gli Shadowhunter. Rimasti a fronteggiare l’esercito di Belial in una Londra infestata dalle ombre, per riuscire a salvare la loro città e le loro famiglie, Cordelia e i suoi amici dovranno radunare tutto il coraggio che possiedono, ingoiare l’orgoglio e imparare nuovamente a fidarsi l’uno dell’altro. Perché se dovessero fallire, potrebbero perdere tutto, comprese le loro anime.

Sono sempre stata fan di Shadowhunters, sin dal primo libro e dopo il finale di La catena di ferro ero molto curiosa di sapere cosa sarebbe accaduto. Cordelia era scappata a Parigi con un Matthew innamorato di lei, dopo aver visto James e Grace abbracciarsi, Lucie era riuscita a riportare in vita Jesse e a stipulare un accordo con Malcom Fade ed erano scappati, lontano dal Conclave e dai genitori di lei. All’inizio del libro troviamo una Cordelia cui è capitato di tutto, un James che si trova dilaniato tra la sorella in probabile pericolo, la moglie e il migliore amico in fuga insieme, Thomas e Alastair che cercano di capire che fare l’uno con l’altro, Ariadne e Anna e la tensione tra di loro e le varie coppie in stato più o meno complicato. Aggiungiamoci il pericolo di Lilith, di cui Cordelia è oramai paladina e per questo non può usare un’arma a meno di invocarla, Belial che continua ad avere piani per Londra e a tormentare James, e la trama è pronta. Tra incursioni in regni demoniaci, morti riportati in vita, una Londra mortale, demoni, lutti improvvisi e via discorrendo, questo libro è il culmine della saga iniziata con La catena d’oro e sbroglia tutti i nodi finora presentatisi.

La catena di spine, insieme ai precedenti libri della trilogia, è un libro che si focalizza essenzialmente, se non in maniera assoluta, sui suoi personaggi e le coppie che si formano al suo interno. Le incomprensioni tra Cordelia, James e Matthew, tra Ariadne e Anna, Thomas e Alastair, tra mancanza di comunicazione, sotterfugi, bugie e complicazioni varie, come genitori omofobi, la situazione sentimentale e i pericoli dovuti a demoni si intrecciano abbastanza nettamente. L’autrice ha saputo presentare molteplici punti di vista, seguendo ogni personaggio nelle sue difficoltà, sentimenti e pensieri, accompagnando coppie che si dovevano formare e riappacificare e completare, altre che avevano del potenziale, ma che non è stato raggiunto e via discorrendo. Per i fan di coppie principali, questo è il libro per voi. Soffrirete quasi fino alla fine, ma dovreste essere soddisfatti. Per i fan di altre coppie…mi dispiace per voi.

All’interno di questo libro i personaggi compiono un percorso di crescita, chiarendosi (FINALMENTE), spiegando incomprensioni e malintesi, riappacificandosi e, dopo problemi durati tre libri, riescono ad ammettere i loro sentimenti una volta e per tutte in maniera chiara e inequivoca. A dirla proprio tutta tutta, solo Lucie e Jesse hanno avuto un percorso facile, in tema di sentimenti e confessioni. E lui era “morto”… Cordelia, Lucie, tutti gli Allegri Compagni si sostengono l’un l’altro, concepiscono piani su piani per salvare le persone che amano, per combattere Lilith e Belial, se stessi e ciò che li circonda, dimostrando un forte legame tra loro, sostenuto da affetto, lealtà e verità.

Dal punto di vista della trama, qui il libro cede, a mio parere. Come scritto in precedenza, questo, come i precedenti, è un libro che si focalizza quasi esclusivamente sulle coppie e i loro problemi e la trama, la lotta contro Belial, Lilith, morti che risorgono e demoni che invadono città, sono presenti quasi nella parte finale del libro, dando un finale affrettato e con spiegazioni, spesso, poco chiare e frettolose. Mescolando sentimentale e battaglie, scontri e momenti di tensione, la storia va avanti, ma non in maniera compatta. Ho trovato scene poco sensate, frettolose, morti, a mio dire, inutili, altre attese, ma risolte in poche righe, sconfitte quasi a casaccio. Non fraintendetemi, sono molto affezionata al mondo Shadowhunters, ma principalmente ai suoi personaggi. Adoro Lucie e Jesse e la dinamica che c’è tra loro, che si sostengono e amano, adoro il percorso compiuto da Alastair nell’ammettere gli abusi subiti e vissuti e il modo in cui accetta Thomas, e poi il resto dei suoi amici, nella sua vita, l’affetto per Cordelia. Così come ho molto amato il rapporto tra Anna e Ariadne e il rifugio trovato l’una nell’altra, il legame tra James e Matthew e gli altri Allegri Compagni, il percorso di redenzione di Grace e l’affetto che la lega al fratello Jesse. Dal punto di vista dei personaggi non ho nulla da dire. A parte una morte che non riuscirò mai a comprendere.

Per quanto riguarda la trama in sé, mi viene quasi da dire che è poco presente. C’è, ma non si vede. Presente, ma inserita a casaccio e non mescolata bene. C’erano dei fili e problematiche da sbrogliare e risolvere e sono state risolte, ma alla fine, non in modo coerente e spesso in maniera affrettata e in modo da avere un “vissero felici e contenti” senza troppi intoppi. Questa è la mia unica lamentela. In un libro di oltre 700 pagine, avrei voluto una trama un po’ più sviluppata, degli scontri più dettagliati, delle sconfitte più “vissute”. Sfortunatamente ciò non è avvenuto e per questo questo libro è, per me, da 4 stelline e non ha il punteggio massimo. 4 stelline per i personaggi.

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The Luminaries by Susan Dennard

Hello!!!

Welcome to my stop for The Luminaries tour! Thank you so much, Black Crow, for having me!

The Luminaries by Susan Dennard will be out March 7th for Daphne Press, so run to preorder it!

Hello from the Tuesday clan!



Winnie Wednesday lives in Hemlock Falls, a town very unique. You can’t find it on the map, cellphones don’t work and the forest is filled with nightmares that can kill you.
Ever since she was old enough to understand, Winnie wanted to join the Luminaries, an ancient order that protects the city and its inhabitants from the forest’s horrors. Since her father was exposed as a witch and a traitor, Winnie and her family were shunned, avoided and insulted. Now, at her sixteen birthday she has the chance to take the Luminaries hunter trials and to prove to everyone and herself she’s a real hunter and Luminaries and to restore her family’s name. But in order to survive, she decides to ask the resident bad boy and her ex best friend Jay Friday for help and to train. Something more dangerous than the usual nightmares is threatening the town and they are determined to understand what and how to stop it.

The Luminaries is the first book in a new, captivating and original series, written by the bestselling author of the Witchland series. A fantasy about living nightmares, a stubborn and brave main character, secrets and lies. The Luminaries is thrilling, wonderfully written and able to capture the reader’s attention and to never let go, even after the book ended.

The story is truly magnificent, transporting the reader into a world of rules, traditions, old families with their own crests, abilities and mysteries. Fighting to restore her family’s name, Winnie is a marvellous main character, young, but determined, stubborn and smart, eager to protect her loved ones and herself, to discover new things, to solve mysteries even though few people seems to believe her.
Struggling with her family being shunned for years, Winnie is determined to change things and when they slowly do, she’s eager to protect them all.


The bonds between characters, the nightmares, the hunter trials, I loved everything. The setting is fascinating and eerie, dangerous and captivating and I can’t wait to know more about the town and the forests and its spirit.
I need answers!

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Hell Bent. Portale per l’inferno di Leigh Bardugo

Salve a tutt* e benvenut* alla mia tappa del review party dedicato a “Hell Bent. Portale per l’inferno” di Leigh Bardugo. Un grazie enorme a Erika per aver organizzato l’evento e alla Mondadori per la copia in anteprima, che non ha in alcun modo influenzato le mie opinioni.

Leigh Bardugo
pubblicato da Mondadori

Trovare un portale per il mondo sotterraneo e rubare un’anima dall’inferno. Un piano semplice, se non fosse che le persone che compiono questo particolare viaggio raramente tornano indietro. Ma Galaxy “Alex” Stern è determinata a liberare Darlington, anche se questo le costerà il futuro alla Lethe e a Yale. Impossibilitate a tentare un salvataggio perché non possono accedere alle risorse della Nona Casa, Alex e Pamela Dawes, l’assistente di ricerca, mettono quindi insieme una squadra di dubbi alleati per salvare il “gentiluomo della Lethe”. Insieme, dovranno navigare in un labirinto di testi arcani e artefatti bizzarri per scoprire i segreti più gelosamente custoditi dalla società, infrangendo ogni regola. Ma quando i membri della facoltà iniziano a morire, Alex sa che non si tratta di semplici incidenti. Qualcosa di letale è all’opera a New Haven e, se vuole sopravvivere, dovrà fare i conti con i fantasmi del suo passato e con l’oscurità insita nelle mura dell’università. Denso di storia e ricco di colpi di scena nello stile di Bardugo, Hell Bent dà vita a un mondo intricato e indimenticabile, pieno di magia, violenza e mostri fin troppo reali.

Finalmente, dopo lunghi anni, Hell Bent è tra noi. Sequel di Ninth House, Hell Bent ritorna nelle librerie più carico che mai. Dopo la sconvolgente scoperta che il “demone gentiluomo” altri non è che Darlington, prigioniero dell’Inferno, Alex e la Dawes sono più determinate che mai nel riportarlo indietro, anche se ciò significa rischiare il loro posto nella Lethe e a Yale.

Tra testi da consultare, artefatti da utilizzare e animali protettivi, una squadra composta da dubbi alleati viene formata, tra cui un riluttante Tuner e un ex membro di una delle società segrete, il simpatico, ma imbranato Tripp. Per riportare indietro Darlington bisognerà compiere un Percorso, scendere all’inferno, salvare la sua anima e tornare indietro sani e salvi, ma non sempre chi va all’inferno torna tutto intero. O da solo. Inoltre, non potendo più fare affidamento su Yale e la Lethe stessa, che hanno dichiarato Darlington morto e oramai perduto, Alex e Dawes devono ingegnarsi per cavarsela. Semplice, no? Non esattamente, perché, come sempre, la situazione non è delle migliori.

Tra nuovi e inaspettati supervisori, professori misogini, omicidi misteriosi e un passato che si ripresenta a disturbare la già complicata vita di Alex, la giovane di ritrova a giostrarsi tra le responsabilità della Lethe, in quanto nuovo Virgilio, le ricerche per compiere il Percorso e salvare Darlington prima che sia troppo tardi, indagini di polizia e tentare di condurre una vita quantomeno normale. Eppure non c’è mai limite al peggio, soprattutto quando, dopo un viaggio all’inferno non andato “leggermente” secondo i loro piani, qualcosa torna indietro con loro ed è più che determinato a rovinare le loro vite. Tra poteri misteriosi e demoni in circolazione, Hell Bent aggiunge nuovi tasselli alla decisamente peculiare vita di Alex Stern e al mondo che la circonda.

Degno sequel di Ninth House, Hell Bent riprende lo stile dei capitoli che si alternano tra passato e presente, con stralci di diari e descrizioni di manufatti da parte di Pamela Dawes, citazioni ed enigmi vari. Hell Bent è grado di catturare l’attenzione del lettore sin dall’inizio, mescolando sapientemente architettura, magia, storie, poesie, a leggende, demoni, miti e la vita quotidiana che i nostri personaggi “cercano” di condurre. Lo stile di scrittura dell’autrice è meraviglioso, perché è talmente realistico il modo in cui narra che è come stare con Alex e Dawes ne Il Bastone, passeggiare per Yale, compiere ricerche nella biblioteca, indagare con Turner e tornare a Black Elm a trovare Cosmo.

Ho molto apprezzato il modo in cui Leigh Bardugo abbia approfondito ancora di più i personaggi di Alex, Dawes, Darlington e Turner in questo sequel. Grazie al sapiente uso di flashback, scorci di memorie strappati ai personaggi a causa del viaggio infernale stesso, il lettore ha modo di conoscerli meglio. Ritroviamo Alex, appesantita dai suoi traumi e dal passato, che lotta per condurre una vita normale a Yale, con le compagne di stanze e fingere che vada tutto bene parlando al telefono con sua madre, ma che, concretamente, si ritrova divisa tra una vita universitaria, le responsabilità della Lethe e minacce dal suo passato, oltre alla sua determinazione di riportare Darlington sano e salvo a casa. Una giovane testarda e piena di coraggio, che sente di non appartenere a nessun luogo, che si sente “sbagliata”, una sopravvissuta che desidera andare avanti e sistemare i suoi errori, proteggendo e salvando le persone che ama. Anche da se stessa.

Darlington, che dopo i suoi traumi, lotta tra due nature in opposizione tra loro, per ritornare se stesso e comprendendo che rimettere le cose com’erano all’inizio è molto improbabile, soprattutto dopo i tradimenti subiti. Tramite i suoi enigmi r la presenza del fantasma del nonno, inoltre, Alex, e il lettore con lei, è anche in grado di comprendere ancora di più il passato del giovane.

Ho, inoltre, apprezzato aver potuto conoscere meglio Pamela Dawes, poco presente nel primo libro e scoprire un personaggio molto realistico nella sua difficoltà a relazionarsi con gli altri, nella sua ansia e timidezza, nella sua gentilezza a prendersi cura delle persone cui si affezione, quasi una “mamma chioccia”, con la sua saggezza e intelligenza. Un personaggio affettuoso e leale, pronta a tutto pur di proteggere i suoi amici e alleati, pur di riavere Darlington indietro. E, se nel libro precedente, Turner era stato visto principalmente come qualcuno contro il quale Alex si scontrava, lo ritroviamo alleato, con i suoi traumi e desideri e, coinvolto, suo malgrado, sempre più nel mondo della magia. E Tripp…Beh, Tripp è il personaggio simpatico e maldestro dal cuore d’oro che completa il gruppo. Darlington diventa, in maniera diversa per ognuno di loro, un obiettivo, un guerriero da salvare, un amico da proteggere, un mentore da ritrovare e riportare indietro, il filo conduttore che unisce i quattro personaggi che compiono il Percorso.

Dal punto di vista tematico, la storia non è affatto leggera. Vengono affrontati, con delicatezza e maestria, tematiche come la depressione, la violenza, gli abusi, gli omicidi e pensieri suicidi, strupri e droghe. Viene ripreso anche ciò hanno subito sia Alex che Mercy, sottolineando non solo il dolore e la rabbia, ma anche il senso di colpa e la vergogna e il peso che si portano dietro. Entrambe sono due sopravvissute, che affrontano a loro modo e con i loro tempi ciò che hanno subito.

Hell Bent allarga il mondo già presentato in Ninth House, introducendo altri personaggi, demoni e affrontando questioni già introdotte precedentemente. Se già con gli avvenimenti del libro precedente era palese quanto le società segrete e i loro riti erano principalmente volte al vantaggio dei più facoltosi e quando la stessa Yale e la Nona Casa avessero il compito di nascondere soprusi e violenze, all’interno di Hell Bent è ancora più evidente la corruzione e il marcio che tutti conoscono, ma nascondono sotto il famoso tappeto.

Hell Bent si sviluppa su molteplici piani, sia nel passato che nel presente, sia nella vita di Alex che dei suoi amici e alleati, intrecciando il Percorso, il passato di Alex tornato a tormentarla, le indagini sugli omicidi nel campus, il tentativo di vivere una vita normale e via discorrendo, intrecciandosi sapientemente e senza mai appesantire la lettura.

Un libro emozionante, pieno di sorprese e colpi di scena e dopo questo finale, pretendo il terzo immediatamente!

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Truel1f3 di Jay Kristoff- Review party

Salve e benvenut* alla mia tappa del review party dedicato a Truel1f3 di Jay Kristoff. Come sempre, un grazie enorme a Raggy Words per aver organizzato l’evento e alla casa editrice per la copia in anteprima che non ha influenzato in alcun modo le mie opinioni.

Jay Kristoff
pubblicato da Mondadori

Eve e Lemon hanno scoperto la verità su se stesse e l’una sull’altra. Sono cresciute legate da una solida amicizia, ma le recenti rivelazioni hanno messo in crisi il loro rapporto e le hanno allontanate (forse) per sempre. Ora però non c’è tempo per i rimpianti: l’intero Yousay è sull’orlo di una nuova guerra nucleare tra lo sciame della BioMaas Incorporated e l’esercito della Daedalus Technologies. Una situazione in cui nuove e vecchie lealtà saranno messe a dura prova, si formeranno improbabili alleanze e prenderanno corpo inaspettati tradimenti. E non è tutto, perché i sembianti sono determinati a impossessarsi di Libertas, il virus capace di liberare gli androidi dall’obbedienza alle Tre Leggi della robotica. E per farlo c’è bisogno sia di Ana Monrova, la ragazza rapita e conservata in animazione sospesa, sia della sua sembiante, Eve. Solo alla fine si scoprirà chi sono i veri eroi… e potrebbe essere davvero una sorpresa.

Truel1f3 è l’ultimo volume della trilogia di Jay Kristoff, iniziata con Lifel1k3, dove la guerra oramai è alle porte, alleanze sono state formate e l’intero continente di Yousay è in pericoloso per lo scontro tra la BioMass e la Deadalus. Dopo aver percorso parte del continente insieme ai personaggi, il lettore si ritrova a fare i conti con le città di Megopolis e CityHive, tra rapimenti, violenze, segreti e inquietanti mosse. Tra tradimenti, manipolazioni, personaggi diventati pedine di un gioco più grande di loro, non solo Eve, Lemon, Cricket e Ezekiel devono lottare per impedire l’ennesima distruzione del loro pianeta, ma, aiutati da inaspettati personaggi, tra cui Faith, Abraham, anche impedire che vengano creati altri sembianti e che il virus Libertas venga messo in circolazione, annullando le Tre Leggi del tutto, ma con conseguenze non sempre prevedibili.

Tra i tre libri, devo ammettere che Truel1f3 è quello che mi ha deluso di più. Rocambolesco come i precedenti, pieno zeppo di guai inaspettati, alleanze e tradimenti, viaggi e salvataggi all’ultimo minuto, indecisioni e prese di coscienza, i personaggi continuano a crescere, consci delle loro azioni e dalla parte da cui stanno. Almeno alcuni. Ho trovato lo sviluppo della storia abbastanza interessante, soprattutto vedere il conflitto creato in Eve su Ana e sull’obiettivo di Gabriel, la sofferenza di nuovi e vecchi personaggi e il loro cambiamento. Ho davvero apprezzato le interazioni e i legami che si sono formati tra i vari personaggi, come tra Lemon e Grimm, Abraham e Cricket e via discorrendo. Seguirne la crescita e lo sviluppo è stato molto interessante e Truel1f3 è il tipo di libro pieno di colpi di scena, che non sfigura davanti ai suoi precedenti.

Al tempo stesso, nonostante abbia molto apprezzato i personaggi, in particolare la presa di coscienza di Lemon e il suo sviluppo, ci sono state cose che mi hanno un po’ delusa. In particolar modo, ho trovato la risoluzione del conflitto tra le due corporazioni affrettata e poco credibile, così come lo scontro con i sembianti. Tutta la storia, a partire dal primo, anticipava uno scontro finale, un esercito di sembianti, una battaglia tra le due più grandi corporazioni del paese e, nonostante perdite e lutti, ho trovato tutto poco sviluppato. Inoltre, dallo stesso titolo, che rimanda a una realtà virtuale interattiva, mi aspettavo di più e speravo sarebbe stato più approfondito. I personaggi, Eve, in particolare, sembrano, in alcuni momenti, poco coesi e inaspettati nelle loro decisioni, cosa che non rimanda a un’indecisione del personaggio stesso, quando a una confusione generale, a mio parere. Devo, quindi, ammettere di aver trovato questo libro molto frettoloso e poco coeso, soprattutto perché lo sviluppo dei personaggi sembra, in alcuni punti, poco credibile o affrettato e i ruoli costantemente cambiati e stravolti non hanno aiutato.

Purtroppo posso dedicargli solo tre stelline.

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Dev1at3 di Jay Kristoff- Review party

Salve e benvenut* alla mia tappa del review party dedicato a Dev1at3 di Jay Kristoff. Un grazie enorme a Raggy Words per aver organizzato l’evento e alla casa editrice per le copie in anteprima, che non hanno in alcun modo influenzato le mie opinioni.

Jay Kristoff
pubblicato da Mondadori

E l’alba della battaglia decisiva tra le rovine della città di Babel. Eve e Lemon sono state amiche per la pelle, ma in questa lotta si trovano l’una contro l’altra. Eve è divisa tra i ricordi della propria vita umana, che ancora conserva, e la scoperta di essere un’androide. Insieme alle sue “sorelle” e ai suoi “fratelli”, ora deve trovare la vera Ana Monrova, il cui DNA è fondamentale per creare un esercito di sembianti. Nel frattempo per Lemon è giunto il tempo di fare i conti con un potere che ha troppo a lungo rifiutato, e che qualcuno vuole usare come arma. La svolta per lei è l’incontro con un ragazzo, Grimm, che le propone di portarla fuori da quella terra devastata e piena di orrori, verso un’enclave abitata da altri devianti come lei. Lì, finalmente Lemon scoprirà un senso di appartenenza, e forse anche l’amore. Ma non tutto è come appare: tra amici e nemici, buoni e cattivi che si scambiano continuamente di ruolo, anche Lemon si unirà alla ricerca di Ana Monrova, e dovrà trovarla prima che ci riesca la sua vecchia amica.

Dopo il finale scioccante di Lifel1k3 leggere il seguito era obbligatorio e impellente e mi sono immediatamente gettata nella lettura. La vita di Eve, così come la conosceva, non era altro che una menzogna. Tradita, ferita e usata, la giovane decide di allearsi con i suoi “fratelli” e “sorelle”, altri androidi sembianti e mettersi alla ricerca di Ana Monrova, nel tentativo di riportare in vita i loro familiari uccisi e di scoprire i segreti nascosti di chi credeva fosse suo padre. Prima migliore amiche, ora dai lati opposti di una guerra in procinto di avvenire, Eve e Lemon sono lontane per la prima volta. Le due giovani, Ezekiel e Cricket si ritrovano, per la prima volta, separati, intraprendendo percorsi diversi e cercando di raggiungersi e impedire che qualcosa di terribile possa accadere, sia al mondo che all’un l’altro.

Il mondo introdotto da Lifel1k3 si espande, permettendo al lettore non solo di apprezzare il percorso individuale dei diversi personaggi, che hanno ora propri punti di vista e avventure, ma anche l’occasione di conoscere le corporazioni BioMass e Daedalus, la Fratellanza e altre megalopoli. Tra rapimenti, rifugi sotterranei, nuove e vecchie conoscenze, poteri sovrannaturali e fanatismo violento mascherato da religione, le regole del gioco sono di nuovo cambiate.

Rispetto al primo libro, cosa che ho apprezzato moltissimo, sono stati i diversi punti di vista che vengono sviluppati e che permettono al lettore di seguire i percorsi di Eve, Cricket, Ezekiel e Lemon. Lemon, in particolare, si ritrova a dover accettare e comprendere un potere a lungo rifiutato, dal quale si è sempre nascosta per paura di violenze e rifiuti. Quando l’incontro con altri devianti le apre un nuovo mondo, sotterraneo, fatto di persone come lei e poteri sovrannaturali, tutto cambia. In fuga da chi vuole usarla come arma, nella guerra incombente tra le due corporazioni, Lemon si ritrova a dover imparare a fidarsi e a difendersi. La squadra, precedentemente composta da Eve, Lemon, Cricket e Ezekiel, si spacca, si allarga, i personaggi si ritrovano ai lati opposti, impersonando ruoli che costantemente cambiano, tra rifugi sotterranei, menzogne e altre verità, poteri e nuove conoscenze, tra improbabili alleati, violenze e false speranze.

All’interno di Dev1at3, se in Lifel1k3 era Eve la protagonista principale a compiere un percorso di crescita, muovendosi in un mondo devastato e in rovina, nel sequel Lemon è il personaggio principale. Da spalla, personaggio comico e secondario, la giovane prende coscienza dei propri poteri sovrannaturali, della propria identità e forza e, pur rimpiangendo la sua amicizia con Eve, pur lottando per ritrovare chi ha perso, Lemon incontra nuovi alleati, cresce e si sviluppa individualmente, diventando un personaggio più sicuro di sé e delle proprie capacità, cosa che ho adorato e apprezzato. Questo percorso, alla ricerca della propria identità, slegata dal gruppo e da Eve, lo intraprendono anche Ezekiel e Cricket, tra nuovi e vecchi amici e alleati e lo compiono anche gli altri sembianti.

Dev1at3 mi è piaciuto leggermente di più rispetto al primo libro. L’universo introdotto viene allargato, pericoli nuovi sono introdotti e i personaggi crescono, si lasciano, si cercano, lottano per se stessi e per gli altri. Ho particolarmente apprezzato aver potuto leggere di più su Lemon e la Fratellanza e notare quanto ogni personaggio, a modo suo, si stia sviluppando. Essendo il secondo libro di una trilogia, Dev1at3 prepara il terreno allo scontro finale, che non vedo l’ora di leggere.

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Lifel1k3 di Jay Kristoff- Review party

Salve e benvenut* alla mia tappa del review party dedicata a Lifel1k3 di Jay Kristoff! Un grazie enorme a Raggy words per aver organizzato l’evento e alla casa editrice per la copia in anteprima che non ha influenzato in alcun modo le mie opinioni.

Jay Kristoff
pubblicato da Mondadori


Eve ha diciassette anni, e l’ultima cosa di cui ha bisogno è un segreto da custodire. No, grazie, è già abbastanza impegnata a guardarsi le spalle e a districarsi tra mille problemi. Problema numero uno: il robot gladiatore che ha passato mesi a costruire è stato ridotto a un relitto fumante. Problema numero due: ha perso con gli allibratori i pochi crediti che aveva, l’unico mezzo per comprare le medicine indispensabili a Nonno. Problema numero tre: un gruppo di fanatici puritani la vuole uccidere e… che altro? Ah, sì, ha appena scoperto che può distruggere le macchine con il potere della mente. Forse ha vissuto momenti peggiori, ma non riesce proprio a ricordarseli. Quando però scopre la carcassa di un ragazzo androide di nome Ezekiel, nell’ammasso di rottami che chiama casa, tutto cambia; si mette in viaggio per salvare chi ama insieme a lui, alla sua amica Lemon e al suo compagno robotico Cricket: attraverseranno deserti di vetro nero, combatteranno contro cyborg assassini, esploreranno megalopoli abbandonate, fino a scoprire i segreti sepolti nel suo passato… anche se ci sono segreti che è meglio non portare alla luce.

La vita di Eve, diciassette anni, non è mai stata semplice, ma di colpo tutto è peggiorato. Il suo robot da combattimento è distrutto, ha perso crediti con gli allibratori con cui ha scommesso e non sa come pagare le medicine per suo nonno, ma soprattutto, ha appena scoperto di poter manipolare energia con la sua mente, mettendo pazzi fanatici sulle sue tracce. A rendere tutto ancora più complicato è il ritrovamento di un sembiante, un ragazzo androide di nome Ezekiel che pare conoscere qualcosa su di lei. Da lì inizia un’avventura fatta di colpi di scena, viaggi spericolati, pericoli e fughe e, soprattutto, segreti che era meglio tenere celati.

  1. Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.
    IL TUO CORPO NON TI APPARTIENE.
  2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non vadano in contrasto alla Prima Legge.
    LA TUA MENTE NON TI APPARTIENE.
  3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché la salvaguardia di essa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.
    LA TUA VITA NON TI APPARTIENE

Lifel1k3, primo volume della trilogia di Jay Kristoff, portata in Italia da Mondadori, è uno sci-fi, ambientato in un mondo post-apocalittico, distrutto da violenza, guerre e radiazioni, all’interno del quale esiste un immenso divario tra ricchi e poveri e nel quale si muove e cresce la protagonista della storia, Eve, una giovane diciassettenne. La ragazza, insieme al fidato robottino Cricket, alla migliore amica Lemon e al nonno, si ritrova costretta a farsi strada in un mondo popolato da sette pericolose, come la Fratellanza, che va contro ogni tipo di modifica genetica e tecnologica, gang e via discorrendo, sopravvivendo di lotte tra robot e rovistando tra rifiuti per pezzi potenzialmente da rivendere al mercato. Quando un giorno la sua vita viene stravolta, ogni cosa cambierà. E non necessariamente per il meglio.

Jay Kristoff, con il suo stile particolare, parole inventate, modi di dire peculiari, getta immediatamente il lettore all’interno della storia, lasciandolo alle prese con robot parlanti, ma dotati di una propria coscienza, pur essendo limitati dalle Tre Leggi (presenti all’inizio del libro), un pianeta distrutto con zone radioattive, corporazioni che minacciano il controllo dell’intero pianeta e poteri sovrannaturali che nessuno sa spiegarsi. Oltre a un ragazzo androide affascinante che stravolgerà la vita di tutti. Pur non essendo una storia estremamente originale (robot che acquisiscono una propria coscienza e intelletto, guerre tra multinazionali, segreti nascosti e pericolosi), Lifel1k3 è un libro molto intrigante, che ha catturato subito la mia attenzione.

Dal punto di vista stilistico, vorrei fare due considerazioni. Jay Kristoff ha uno stile molto particolare e gettando il lettore all’interno della storia sin dall’inizio è normale trovare l’ambientazione leggermente confusionaria. Una volta colta, come le differenze tra i vari robot, le gang e via discorrendo, tutto è molto più semplice e la storia diventa scorrevole e accattivante. Credo, almeno per quanto mi riguarda, che sia una delle caratteristiche tipiche degli sci-fi, doversi abituare leggermente a un’ambientazione molto originale e fantasiosa. Per quanto riguarda la caratterizzazione, Eve è protagonista quasi assoluta della storia, nonostante sporadicamente intervengano altri personaggi, tra cui Lemon. Tra nuove e vecchie tecnologie, stomaci dei Kraken, megalopoli, furti e fughe rocambolesche, Eve, accompagnata da Lemon, Cricket e Ezekiel compiono un percorso di crescita, alla ricerca di verità e persone. Tra battute, false minacce e prese in giro, ho molto apprezzato i nuovi e vecchi legami formatisi tra questi personaggi. Uno dei rapporti che ho amato di più è quello tra Eve e Lemon, legate da un passato in comune, supportandosi, aiutandosi e amandosi e affrontano un viaggio non proprio semplice. Il percorso, sia fisico che psicologico che intraprendono come squadra non è affatto semplice, ma devo ammettere che, tralasciando il percorso di Eve, alcuni personaggi restano un po’ statici e poco sviluppati.

In un mondo distrutto da guerre, radiazioni e violenza, dove la tecnologia ha compiuto passi da gigante, modificando corpi, migliorandoli e trasformandoli (tra bracci elettronici, occhi che zoomano e impianti nel cervello) Lifel1k3 pone quesiti interessanti sull’importanza del consenso e sui limiti che dovrebbe porsi la tecnologia, che, spesso e volentieri, nel suo percorso, dimentica e/o trascura i desideri altrui. In un mondo dove esistono i logika, macchine senzienti, ma obbligate dalle Tre Leggi a obbedire all’essere umano, la linea tra obbedienza cieca e abuso è più sottile che mai e spinge il lettore a chiedersi: cosa sia la coscienza? Quali sono i limiti delle tecnologie e quando il migliorare la vita umana sfiora e supera regole non scritte? Cosa significa essere umano se una macchina è programmata per avere i tuoi stessi sentimenti? Cosa ci distingue dall’essere liberi e schiavi?

Lifel1k3 è una storia accattivante e ben scritta, in grado di attirare il lettore immediatamente. Ho letto l’intera trilogia in pochi giorni e spero che la possiate apprezzare anche voi! Date uno sguardo anche alle altre recensioni, i nomi dei blog li trovate sopra!

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Victories greater than death- La pietra di Talgan di Charlie Jane Anders

Salve e benvenut* alla mia tappa del review party dedicato a Victories greater than death- La pietra di Talgan di Charlie Jane Anders. Un grazie enorme a Franci per aver organizzato l’evento e alla casa editrice Fanucci per la copia in anteprima, che non ha in alcun modo influenzato le mie opinioni.

Charlie Jane Anders
pubblicato da Fanucci
“Per favore, ricorda quello che ti ho detto. Corri. Non smettere di correre per nessuna ragione al mondo.”
Tina Mains non è un’adolescente comune. Ha un lume di salvataggio interplanetario nel petto, e trascorre ogni giorno di vita sulla Terra in trepidante attesa che questo lume si attivi e che i suoi alleati alieni, che da piccola l’avevano nascosta sulla Terra per proteggerla, la vengano a prendere per riportarla nello spazio e permetterle di compiere il suo destino: sconfiggere un terribile nemico intergalattico e far trionfare la giustizia. In quest’ardua impresa spaziale, Tina potrà fare affidamento sulla sua migliore amica Rachael e su un equipaggio di alieni e terrestri determinato a portare a termine la missione, costi quel che costi. Riusciranno a salvare l’universo da ciò che lo minaccia e a ristabilirne l’equilibrio?

Victories greater than death è un romanzo di fantascienza accattivante, ben scritto e con personaggi delineati e a tutto tondo. Esattamente come la protagonista Tina, il lettore viene gettato in un mondo completamente nuovo, fatto di terminologia sconosciuta, razze aliene e scienze avanzate.

Devo quindi ammettere di essermi trovata un po’ spaesata e titubante e di averlo trovato un po’ confusionario. Il lettore si ritrova circondato da modi di dire molto fantasiosi e particolari (addirittura divertenti e ironici), molte razze aliene, armi e via discorrendo, dopo pochissime pagine, gettato all’interno dell’azione. È emozionante. Confusionario. Brillante.

Ci sono molte cose di cui vorrei parlare nella mia recensione. Una di quelle che mi ha immediatamente colpita è stata straordinaria attenzione data al genere e al modo in cui ognun3 si presenta con il proprio, all’importanza e rispetto del consenso dal semplice chiedere se ci si può abbracciare al capire quando qualcun3 ha bisogno di starsene da sol3. All’interno del libro è presente, dal punto di vista dei generi, razze etc, una grandissima diversità, affrontata e descritta in modo magistrale. Non solo. In un romanzo di fantascienza, sono molte le tematiche trattate sociali, come genocidio, eugenetica, abuso genitoriale, persone cacciate di casa e senzatetto, i danni del colonialismo e le sue conseguenze, le violenze perpetrate nei confronti di chi viene ritenuto inferiore e debole. Sono molti i temi sociali sviluppati e abilmente amalgamati in uno sci-fi interessante e ben scritto, lasciando il lettore speranzoso per un futuro che potrebbe migliorare.

Il worldbuilding è ben sviluppato, si incontrano specie molto diverse e le cui particolarità vengono descritte, dai tubicini sul viso come vermi, alle orecchie di volpe, al colore giallo e blue della pelle, tutto al contrario della protagonista. Una scelta fatta di proposito, quasi sicuramente per permettere al lettore di identificarsi con lei. Di Tina non sappiamo nulla, almeno dal punto di vista fisico, mentre è possibile seguire il suo sviluppo psicologico nel corso del libro. Infatti la giovane, pur credendo di essere preparata ad assumere il suo ruolo una volta acceso il lume, si rende conto che non tutto è come ha sempre desiderato, non tutto va secondo i piani e lei, Rachael e i loro alleati si ritrovano coinvolti rapidamente in una guerra tra specie, ma soprattutto tra ideologie. Da un lato la Flotta Reale e dall’altro la Compassione che, nonostante il nome propositivo, rappresenta la parte xenofoba e elitista della galassia in una guerra contro chi è diverso e più debole.

Interessante è il modo in cui tutti i personaggi, di diverse specie e lingue possano poi comunicare tra loro tramite la tecnologia, abbattendo distanze e separazioni in una società idealmente realizzata in questo libro. Alieni e terrestri uniti contro un nemico comune, personaggi profondamente “umani” nel senso di fallaci. Non si tratta di eroi giusto perché eroi, o personaggi dai poteri improvvisi e abilità nascoste, bensì personaggi in grado di commettere errori, imparare, seguire i loro istinti, sviluppare i loro talenti e lottare per la cosa più giusta, imparando a comprendere ciò che li circonda e il vero obiettivo.

Lo stile della Sanders è accattivante, divertente, molto coinvolgente e capace di trascinare subito all’interno della storia con battute sarcastiche, riferimenti pop e legami tra personaggi che, legati chi dalla necessità, chi dalla sopravvive, chi dall’amicizia, creano una forte connessione gli uni con gli altri, romantica e non.
Importantissimo il lavoro della traduttrice Leonarda Grazioso, che, nel caso di personaggi di genere non binario ha saputo esprimere il loro genere usando perifrasi, senza asterischi o schwa o altri modi solitamente usati. In un universo creato da Sanders dove la comunità queer è ampiamente compresa e accettata, leggere questo libro è stata una boccata d’aria fresca. Abbiamo personaggi che si innamorano, che si chiedono chi sono e i loro gusti, amicizie strette, cotte e via discorrendo, creando legami forti tra i vari personaggi.
Inoltre lo stile di scrittura usa diversi metodi come le registrazioni della Capitana, la chat, le imprecazioni e saluti particolarmente pieni di inventiva, in uno stile accattivante e coinvolgente.
I persone dal primo all’ultimo sono ben descritti e delineati, nei loro sogni, desideri, abilità, traumi, problematiche e via discorrendo, creandoli a tutto tondo anche con poche semplici frasi. L’insicurezza e il bisogno di starsene da sola di Rachael, l’abuso genitoriale di Keziah, la sfiducia nel genere umano di Elza e via discorrendo. Anche i cattivi della storia hanno le loro motivazioni, tutti i personaggi rappresentati non sono né bianchi né del tutto neri, ma la maggior parte moralmente grigi.

Concludo la mia recensione con una piccola confessione. Se ho trovato il libro ben scritto e intrigante, dal punto di vista emotivo non mi ha molto coinvolta. Non sono riuscita a connettere con nessuno dei personaggi e nonostante la storia sia scritta in modo scorrevole non è riuscita a catturarmi. È il caso in cui il “problema” è del lettore e non del libro, perché obiettivamente posso dire che è un bel libro. Emotivamente non mi ha sfortunatamente lasciato molto.

Nonostante ciò, però, è un libro che mi sento di consigliare agli amanti del genere della fantascienza, a chi sta cercando un libro colmo di diversità e rappresentazione queer ben fatta.

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The Honeys by Ryan La Sala- book tour

Hello and welcome to my stop for The Honeys by Ryan La Sala. A huge thanks to #coloredpagestours and Scholastic for this chance and for the free copy!


Title: The Honeys
Author: Ryan La Sala
Publisher: Scholastic Press
Publication Date: August 16th, 2022 
Genres: Young Adult, Horror

Goodreads
Blackwells
Amazon
Book Depository
Barnes & Noble


Mars has always been the lesser twin, the shadow to his sister Caroline’s radiance. But when Caroline dies under horrific circumstances, Mars is propelled to learn all he can about his once-inseparable sister who’d grown tragically distant.

Mars’s genderfluidity means he’s often excluded from the traditions — and expectations — of his politically connected family. This includes attendance at the prestigious Aspen Conservancy Summer Academy where his sister poured so much of her time. But with his grief still fresh, he insists on attending in her place.

What Mars finds is a bucolic fairytale not meant for him. Folksy charm and sun-drenched festivities camouflage old-fashioned gender roles and a toxic preparatory rigor. Mars seeks out his sister’s old friends: a group of girls dubbed the Honeys, named for the beehives they maintain behind their cabin. They are beautiful and terrifying — and Mars is certain they’re connected to Caroline’s death.

But the longer he stays at Aspen, the more the sweet mountain breezes give way to hints of decay. Mars’s memories begin to falter, bleached beneath the relentless summer sun. Something is hunting him in broad daylight, toying with his mind. If Mars can’t find it soon, it will eat him alive.

Mars has always lived in his twin’s shadows, but when Caroline dies in an horrific way he’s ready to do anything to understand what happened, even coming back to Aspen Conservancy Summer Academy, a place full of memories, mostly bad for him and where his sister Caroline spent most of her time. To better understand her and devastated by grief, Mars decided to attend in her place. The bucolic place isn’t for him and his genderfluidity means he struggles to adhere to Aspen’s traditions and sexists separations, but when Mars starts to seek out his sister’s friend, the exclusive group called The Honeys for their beekeeping, everything changes. Even as he tries to piece memories of Caroline in Aspen, things start to get weirder and weirder. Mars starts to lose his own memories, peculiar things happen, people disappering and everything seems to involve the beautiful and terrifying Honeys.

WOW! Just…wow. This book left me reeling and speechless for days after I’ve read it. It’s absolutely peculiar, weird, but in a positive way and very surprising. I didn’t expecting things to turn out that way, at all.

First of all, the author did an outstanding job in describing Mars’ grief and pain, his strong bond with Caroline, made of love and missed chances, growing apart and regrets and the need to know her through her friends’ eyes, to feel again connected to his twin. His pain, his loss is fresh and painful to read, authentic and raw and I felt awfully involved in his story, his need to know why, to get a reason for his loss, even though sometimes there isn’t one. Mixing paranormal moments with camp’s activitities, Ryan La Sala wrote a brilliant, complex and lovely main character, whose genderfluidity means he’s often excluded by his political family expectations, fighting the camp’s sexism and separation and their toxic masculinity and homomisia.

It’s also brilliantly queer and I love the main character relationship with…SPOILERS! You’ll know soon enough!

The story is wonderfully written. There are quotes and scenes incredibly beautiful and rich, the setting, even though I’m definitely not a camp person, is evocative and it felt like being there with Mars, investigating The Honeys and the camp’s history, surrounded by heat, mysteries and nature. I truly loved reading this book. From the setting, the writing style, the characterization, the mystery itself, everything was compelling and thrilling and, with each twists, it kept surprising me, because I truly didn’t see some things coming, but that’s the truly beauty of it. My only “complaint” is that I wanted some things better developed and explained, but overall this book is great.

I can’t recommend it enough. It’s deliciously eerie and captivating and it will upend your reality.

Ryan La Sala writes about surreal things happening to queer people. He is the author of Reverie and Be Dazzled and lives in New York City. Visit him online at ryanlasala.com.

Author Links: 
Goodreads:https://www.goodreads.com/author/show/18032283.Ryan_La_Sala
Website: https://www.ryanlasala.com/
Twitter: https://twitter.com/theryanlasala 
Instagram: https://www.instagram.com/theryanlasala/

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Il ladro di Megan Whalen Turner- review party

Salve e benvenut* alla mia tappa del review party dedicata a “Il ladro” di Megan Whalen Turner. Un grazie a Francesca e alla Fanucci per la copia in anteprima che non ha influenzato il mio giudizio in alcun modo.

Megan Whalen Turner
edito da Fanucci, 2022
Eugenides, il Ladro della Regina, può rubare qualsiasi cosa, o almeno così dice. Ma la troppa sicurezza, si sa, fa brutti scherzi: colto in flagrante, viene arrestato. Per riconquistare la sua libertà, Gen riceve un’insolita proposta dal magus del re di Sounis; deve unirsi a una spedizione per recuperare il leggendario Dono di Hamiathes, una pietra che si dice sia nascosta in un elaborato labirinto sotto un fiume. Costretto, Gen accetta senza remore. Il viaggio all’inizio è irto più di pericoli psichici che fisici: il magus e gli altri uomini del re – il soldato Pol, gli aristocratici Sophos e Ambiades – lo insultano per il suo basso rango e la scelta della professione, negandogli persino cibo e cure mediche adeguate. Ma Gen non si dà per vinto: dentro di sé sa bene qual è la sua vera missione… La ricerca del Ladro di una gemma inestimabile costituisce lo sfondo per una storia di redenzione, tolleranza e amicizia in questo primo libro di Megan Whalen Turner che intreccia le storie di Gen e la sua avventura con estro e stile in un romanzo pieno di intrighi, peripezie e colpi di scena.

Gen è un ladro capace di rubare qualunque cosa, o almeno così dice e il suo vantarsi lo fa arrestare. Quando il magus del re di Sounis gli offre la possibilità di uscire dalla prigione in cambio del furto di una leggendaria pietra, Gen non può che accettare e intraprende così un viaggio con il magus, un soldato, Pol, due apprendisti aristocratici, Sophos e Ambiades verso una destinazione, all’inizio, misteriosa. Maltrattato e non considerato per il suo rango e professione, Gen stringe i denti, rispondendo con sarcasmo e intelligenza, ben sicuro di quella che sarà la sua missione. Quella vera.

“Il ladro. Il ladro della regina” è il primo volume di una saga YA fantasy composta da ben sei libri e scritta da Megan Whalen Turner, serie pubblicata inizialmente nel 1996. Ho deciso di leggere questo libro per due motivi principali. Anni fa una delle mie amiche mi aveva “convinta”, o meglio fortemente costretta a leggere uno dei suoi romanzi preferiti, “The thief” e avevo ceduto. E non mi era piaciuto. Ero arrivata a metà libro e mi ero allegramente arresa, decidendo che non era fatto per me. Quando l* mi* collegh* stavano parlando di organizzare un evento per lo stesso libro, tradotto edito da Fanucci anni dopo, ho deciso di dargli una seconda possibilità.

Ho molto da dire, quindi procederò per gradi. Dal punto di vista della trama, si può dividere grossolanamente “Il ladro” in due parti principali, o meglio, tre, se consideriamo il finale. Nonostante si tratti di un libro di poche pagine, sono 240 circa, la prima parte appare esageratamente lunga e prolissa, descrivendo, forse fin troppo, il viaggio che Gen e il suo gruppo intraprendono verso una destinazione non subito rivelata. Accade davvero poco in questa parte. L’autrice si focalizza sulle descrizioni dell’ambiente e sul worldbuilding non proprio sviluppato del tutto e sulle relazioni tra i personaggi che, personalmente, ho apprezzato.

Gen è un ladro capace e in quanto tale viene visto e usato dal magus per ottenere la leggendaria pietra, il Dono di Hamiathes. Ciò comporta prese in giro per il suo rango e professione, insulti alla sua intelligenza e spesso e volentieri viene maltrattato, picchiato e gli vengono negate cure adeguate. Questo atteggiamento nei suoi confronti migliorerà, lentamente, nel corso della storia. Gen dimostra un’arguzia, sarcasmo e intelligenza che stupirà i suoi compagni di viaggio, dimostrando loro e al lettore stesso con chi hanno a che fare, un personaggio da non sottovalutare con i suoi segreti e obiettivi nascosti.

Ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi e i rapporti interpersonali. Gen spicca in quanto brillante, arguto e sarcastico, con i suoi botta e risposta e le sue conoscenze. Per quanto riguarda gli altri, il magus è una presenza che mostra e vanta la sua intelligenza, Ambiades è un personaggio che nasconde risentimento e rancore, Pol è la guardia tranquilla, ma capace e Sophos è uno dei personaggi che mi è piaciuto di più, con la sua timidezza e passione per i libri, osteggiato dal padre che vuole forgiarlo in qualcuno che non è. Le relazioni interpersonali, fatte di sfide, prese in giro, competizione e rivelazioni, costellano il libro e sono state apprezzate dalla sottoscritta, al punto da lasciarmi coinvolgere quando qualcosa accadeva ai personaggi.

Mi è piaciuto il modo in cui la storia è intrecciata ai racconti di dei e dee, sulla creazione del mondo e degli uomini, mescolandole, rimandando vagamente a Zeus e Era. La presenza di dee e dei, nei sogni, negli incontri, è un altro punto a favore del libro, perché ho adorato come fossero mescolati strettamente alla realtà “concreta” e come la loro presenza influisse e rispondesse alle richieste di Gen.

L’ambientazione non è molto sviluppata, a mio parere. Vengono descritte città e campi, introdotte tensioni politiche con re e regine, ingiustizie e guerre passate ed è molto prolisso. Dal punto della scrittura la storia è scritta abbastanza bene, ma il ritmo è molto lento fino alla metà del libro, per poi presentare colpi di scena alla Indiana Jones, inserire dei e dee che intervengono in aiuto e, nel finale, rivelazioni e sorprese.

Nel complesso ho lamentato principalmente questa lentezza nella narrazione, perché il libro sembra iniziare a metà, dopo un viaggio interminabile dove non accade nulla o quasi, eppure nel complesso non mi sento di condannarlo del tutto. Appare, ai fini della storia, come una grande introduzione a ciò che avverrà dopo. Ho avuto la sensazione che l’autrice avesse deciso di porre le basi, con l’ambientazione, le descrizioni, le tensioni politiche e via discorrendo, per ciò che avverrà nei volumi successivi, quindi appare come un’introduzione. Considerando il modo in cui è finito, sono intrigata nel continuare e sicuramente lo farò.

In conclusione, ho apprezzato la caratterizzazione e i rapporti interpersonali tra i vari personaggi e il modo in cui essi cambiano nel corso della narrazione e delle loro avventure, la presenza e influenza degli dei e dee all’interno della storia e l’intreccio di miti e realtà e i colpi di scena che mi hanno intrigata e fatto desiderare di continuare la saga.

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Anything but fine by Tobias Madden- Book Tour

Hello and welcome to my stop for “Anything but fine” by Tobias Madden. An huge thanks to Tbr and beyond tours for this chance and to the publisher for the earc!

Genre: Young Adult Contemporary
Publishing date: January 25th, 2021
Goodreads | Amazon | Barnes & Noble | Book Depository | Indigo | IndieBound




<!– @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } –>
All it takes is one missed step for your life to change forever.
Luca Mason knows exactly who he is and what he wants: In six months, he’s going to be accepted into the Australian Ballet School, leave his fancy private high school, and live his life as a star of the stage—at least that’s the plan until he falls down a flight of stairs and breaks his foot in a way he can never recover from.
With his dancing dreams dead on their feet, Luca loses his performing arts scholarship and transfers to the local public school, leaving behind all his ballet friends and his whole future on stage.
The only bright side is that he strikes up unlikely friendships with the nicest (and nerdiest) girl at his new school, Amina, and the gorgeous, popular, and (reportedly) straight school captain, Jordan Tanaka-Jones.
As Luca’s bond with Jordan grows stronger, he starts to wonder: who is he without ballet? And is he setting himself up for another heartbreak?

Thank you NetGalley, Page Street Publishing and Page Street Kids, for the chance to read this book in exchange of an honest review.

TW: homomisia, islamophobia, grief, parental death (previous)

Luca Mason has everything planned. He’s going to be accepted into the Australian Ballet School and leave his private high school behind to become a ballet star. But when he falls down a flight of stairs and breaks his foot everything changes. His doctor tells him he will never be able to dance again, he loses his scholarship, he’s forced to transfer to a public high school, leaving all his previous life, ballet and friends included, behind. The only bright side in his new school is the friendship with the brilliant and nerdy Amina and his new crush, the apparently very straight school captain, Jordan Tanaka-Jones. While their bond become more and more stronger, Luca starts to ask himself who is he now, without ballet and what he will be.

Tobias Madden wrote a brilliant and deeply relatable story about a young man whose dreams are shattered and his heartbreak, rage and strength in moving on, in finding a new dream and path. Luca’s life rotated around ballet. His dreams, his friends, his scholarship and when a life-changing injury changes everything he’s forced to upturn his whole life, reacting in a pretty relatable way. His pushes away his ballet friends, couldn’t bear to listen to them talking about dancing and his old school and traditions, his own father, his old dreams to become a dancer. In a very realistic way for a teenager, Luca lashes out, he makes mistakes, he pushes people, loved ones, away, he obsesses over people who could hurt him, like his crush on a straight boy. Luca’s life is turned upside down and now he has to adjust to a new school, new friends, new possible heartbreaks, bullies, studying, exams and so much more and the way the author wrote about him is realistic, heartwrenching and so beautiful.

It was both moving and inspiring reading how Luca faces everything, every changes in his life with righteous anger and pain, but also finding the strength into making new friends and moving on, picking up the pieces, forging new paths, strengthening relationships, cutting abusive and cruel ones. This book was really inspiring and strong, I loved the author’s writing style and how, through Luca’s voice, I was able to understand his suffering and determination, his curiosity and love. I loved his relationship with the witty and funny Amina, with Jordan and, later, with Grace too and his bond with his father was really well written and moving, I loved how they understand, support and love one other, realzing their mistakes, apologizing and moving on.

Definitely recommended it.

Tobias is an author and editor from Sydney, Australia. His debut young adult fiction novel, ANYTHING BUT FINE, is out now in Australia and New Zealand (Penguin Teen), and coming to the US 25 January 2022 (Page Street YA).
​Originally from Ballarat, Tobias worked for ten years as a performer, touring Australia and New Zealand with musicals such as Mary PoppinsCATSSingin’ in the Rain, and Guys and Dolls. In 2019, he edited and published UNDERDOG, the first #LoveOzYA short story anthology for previously unpublished Aussie young adult fiction writers. Also in 2019, he wrote the cabaret show Siblingship, which played to sold out audiences in Sydney, Melbourne, and Canberra. Tobias is a passionate member of the #LoveOzYA and LGBTQ+ communities, and currently works in publishing as a Digital Marketing Executive and YA Publicist.
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