
Salve e benvenut3 alla mia tappa del review party dedicato a Foundryside di Robert Jackson Bennett. Un grazie enorme a Valeria per aver organizzato l’evento e avermi fatto conoscere questa splendida trilogia, di cui Foundryside è il primo volume, e alla casa editrice per la copia in anteprima, che non ha influenzato in alcun modo le mie opinioni.

ISBN: 9788804740940
600 pagine
Prezzo: € 19,00
Cartaceo In vendita dal 4 ottobre 2022

Ciò che Sancia non sa è che quello che le hanno chiesto di rubare è un manufatto dal potere inimmaginabile, che potrebbe rivoluzionare la tecnologia magica delle istoriazioni. Le compagnie mercantili che controllano questo potere – l’arte di usare speciali segni per far diventare gli oggetti quotidiani senzienti – l’hanno già usato per trasformare Tevanne in una spietata macchina capitalista. E se dovessero riuscire a decifrare i segreti del manufatto, riscriverebbero il mondo stesso per adattarlo ai loro scopi.
Nemici potenti vogliono Sancia morta e il manufatto per sé. E nella città di Tevanne non c’è nessuno che possa fermarli.
Per avere una possibilità di sopravvivere e di fermare il letale processo che si è messo in moto, la ragazza dovrà schierare alleati improbabili, imparare a sfruttare il potere del manufatto e, soprattutto, dovrà trasformarsi in qualcosa che non avrebbe mai immaginato.

Prima di iniziare la mia recensione, vorrei cogliere l’occasione per dire che Foundryside è uno dei migliori libri che abbia letto quest’anno. All’inizio, nonostante fossi abituata a letture lunghe, ero un po’ intimorita dalle 600 pagine, ma vi posso garantire quanto questo libro sia straordinariamente interessante e ti catturi subito.
Sancia Grado è una ladra eccellente e protagonista della storia. Vive a Tevanne, un luogo che rimanda moltissimo alla Venezia dell’epoca vittoriana, dove a farla da padrone sono quattro compagnie mercantili, che dividono nettamente la società in ricchi e poveri. Sancia fa parte della zona di Foundryside, vivendo di lavoretti, piccoli furtarelli, finché non viene assunta per rubare un oggetto che si rivelerà importantissimo non solo per il suo futuro, ma per tutti. Il manufatto rubato, infatti, se decifrato, potrebbe essere in grado di, letteralmente, riscrivere tutto il mondo come Sancia lo conosce. Nemici la vogliono morta e per sopravvivere e proteggere se stessa e il manufatto, Sancia sarà costretta ad allearsi con personaggi improbabili, imparare a usare tale manufatto e diventare qualcosa di completamente diverso da ciò che era.
Una ladra che ruba un oggetto potente e si ritrova nei guai. Potrebbe essere una trama già sentita, letta e conosciuta, ma questo libro è eccezionale e Robert Jackson Bennett è stato in grado di costruire un mondo intrigante e assolutamente accattivante. A farla da padrona è l’ambientazione e la tecnologia magica, le istoriazioni. Come scritto in precedenza, vagamente ispirata alle città come Venezia, Genova e le città marinare, con i loro canali e gilde mercantili, Tevanne è un luogo spietatamente capitalista, che è stato in grado di sfruttare questa tecnologia. Cosa sono le istoriazioni? L’arte di usare simboli per convincere oggetti comuni ad essere senzienti, piegando la loro iniziale realtà in qualcos’altro. Lanterne convinte di essere piene di gas e quindi volanti, ruote in grado di dirigere carrozze verso destinazioni ben precise, muri in grado di mantenersi solidi, porte che non si aprono a meno che non si possegga una chiave con simboli precisi e così via. A differenziare ricchi e poveri e l’immensa disparità, le costanti lotte per superarsi tra le varie case mercantili, sono proprio queste invenzioni. Sancia, suo malgrado, lottando per sopravvivere giorno per giorno, si ritrova in possesso di un manufatto in grado di manipolare la realtà in un modo ancora più avanzato rispetto alle comuni istoriazioni.
Se l’ambientazione, la tecnologia magica delle istoriazioni, sono incredibili e intriganti, la caratterizzazione dei personaggi non è affatto da meno. Giovane protagonista, testarda, chiusa e poco incline a fidarsi degli sconosciuti (a ben ragione), Sancia è un personaggio incredibilmente sfaccettato, dal suo passato colmo di traumi, al duro presente e alla difficoltà di sopravvivere giorno per giorno in una città ostile e che dove la giustizia appare non esistere affatto, la giovane compie un gigantesco percorso di auto-affermazione, di accettazione di se stessa, crescita e cambiamento che stravolgerà la sua intera esistenza. Finalmente rendendosi conto di non essere qualcosa che non è, bensì qualcuno, una persona con una dignità da rispettare e proteggere. Parlando dei suoi nuovi alleati, tra cui il capitano Gregor Dandolo, Berenice, Orso, oltre che ai suoi colleghi Giovanni e Claudia, ogni personaggio compirà un percorso di cambiamento, accettazione, apprendendo cose lungo tale percorso che cambieranno le loro idee sul mondo che li circonda e sui poteri che esso possiede.
Ho amato leggere questo libro. Non solo l’ambientazione, le istoriazioni, sia le nuove che le antiche, il passato che si mescola tra mito e leggenda, presente e futuro, la caratterizzazione, questo libro è colmo di colpi di scena, furti, avventure, salvataggi all’ultimo minuto, bombe a mano, oggetti che sfidano la gravità, persone volanti e chi più ne ha più ne metta, in grado di trascinare il lettore in una storia mozzafiato e lasciarlo ancora più appassionato e ansioso per il libro successivo. Tra divinità, leggende, miti e tecnologia che rasenta la magia, Foundryside è appassionante fino all’ultima pagina e non posso che raccomandarlo a tutti quanti.
